Proteggere e valorizzare il cielo per guardarvi oltre. Il Comune di Barberino Tavarnelle, con i suoi partner scientifici, in primis l’astrofisico dell’Università di Firenze Emanuele Pace, responsabile dell’Osservatorio polifunzionale del Chianti, si distingue nel panorama nazionale per l’attività ambientale che intreccia studio delle stelle e salvaguardia della qualità del suo ‘cielo’, considerato dagli esperti uno dei più puliti d’Italia. L’osservatorio chiantigiano è stato inserito in una specifica lista di interesse per il rispetto delle normative vigenti sull’inquinamento luminoso. L’ingresso in questa classifica, stabilita in base alle disposizioni di una delibera regionale, comporta una netta riduzione dell’impatto ambientale e dell’inquinamento luminoso nell’area del territorio comunale di Barberino Tavarnelle che circonda il centro di ricerca. “Nel territorio entro 10 km dagli osservatori di questa categoria – spiega il responsabile dell’Opc Emanuele Pace, astrofisico dell’Università di Firenze con la quale il Comune ha stipulato una convenzione – non è permesso, infatti, per le nuove installazioni, l’impiego di fasci di luce di qualsiasi tipo diretti verso il cielo”.
La struttura che da dieci anni svolge attività di ricerca scientifica, unendola alle potenzialità e alle funzioni culturali, educative e divulgative dell’osservazione del cielo, è una delle più rilevanti d’Italia per il team di altissimo profilo che vi svolge attività di studio e per la strumentazione in suo possesso, uno dei telescopi più grandi d’Italia, utilizzati per lo studio degli esopianeti e delle atmosfere aliene.
“L’osservatorio rappresenta un punto di eccellenza per tutta l’area del Chianti – commenta l’assessore alla Cultura Giacomo Trentanovi – siamo felici anche di questo risultato che accentua la mission ambientale dell’Opc, essendo stato inserito ufficialmente tra le aree di protezione dall’inquinamento luminoso. Invitiamo i cittadini a prestare massima attenzione, il contributo di tutti nelle azioni quotidiane che mirano ad abbattere l’inquinamento luminoso è importante nel nostro caso anche per il funzionamento della struttura. Gli effetti di quella che potremmo chiamare light list non riguardano solo il nostro territorio ma si estendono oltre i confini comunali. Un elogio particolare alla professionalità di Emanuele Pace e all’impegno del gruppo di scienziati, studiosi e volontari che hanno caratterizzato il percorso di sviluppo, promozione e valorizzazione culturale e scientifica perseguito nel corso del decennio”.
“Potendo contare su uno specifico strumento di monitoraggio del livello di inquinamento luminoso del cielo, con un’ampia banca dati che si aggiorna ormai da cinque anni – conclude il sindaco David Baroncelli – l’osservatorio stimola e indica buone pratiche da attuare in tema di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico. Un intervento che ci interessa direttamente nell’opera di installazione e ammodernamento degli impianti di pubblica illuminazione che stiamo attuando in tutto il territorio comunale”.